sabato 11 aprile 2015

Gede, il sito archeologico più grande del Kenya

Gede era una cittadina araba, abitata prevalentemente da mercanti, che nacque nel XIII secolo, arrivò ad avere una popolazione di circa 2.500 abitanti, e poi, verso il XVII secolo, fu abbandonata dai suoi abitanti. I motivi di questo abbandono non si conoscono, fatto sta che Gede divenne una città fantasma. E oggi di quella città rimangono alcuni resti delle abitazioni che la costituivano e molti oggetti interessanti che erano presenti nella cittadina e che sono stati rinvenuti a seguito degli scavi. Le case di Gede erano fatte con calce a base di corallo e terra e tra gli edifici di cui si possono ammirare alcuni resti, vi sono 3 moschee, il palazzo del sultano e altre case ancora. Gli oggetti rinvenuti invece testimoniano di una cittadina crocevia di commerci con il mondo intero, dato che si sono ritrovati oggetti di vetro provenienti da Venezia, delle forbici provenienti dalla Spagna, una lampada proveniente dall'India, porcellane della dinastia cinese dei Ming e suppellettili persiane in terracotta smaltata; tutti questi oggetti sono radunati in un museo situato all'ingresso del sito archeologico. Ma il motivo di attrazione di Gede non è solo costituito dai resti dell'antica cittadina, ma anche dalla natura in cui essi sono immersi: una fitta foresta di baobab, sequoie e alberi di chinino, frequentata da moltissime scimmie e da molte specie di uccelli, tanto che nel sito c'è anche una piattaforma costruita appositamente per il birdwatching, piattaforma da cui è possibile anche godere di un bellissimo pnorama su tutto il sito archeologico. Per chi volesse recarsi a Gede, essa si trova vicino a Watamu, la più nota città sulla costa kenyana. Intanto qui è possibile vedere alcune immagini delle rovine di Gede, mente qui si possono vedere dei video girati nel sito archeologico.

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